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C’È UN BURATTINO NELLA MANO

Animazione e drammaturgia del teatro dei burattini

Erschienen am 17.06.2024
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Bibliografische Daten
ISBN/EAN: 9783985301232
Sprache: Italienisch
Umfang: 282
Format (T/L/B): 21.0 x 15.0 cm
Auflage: Erste Auflage

Beschreibung

C’è un burattino nella mano è un viaggio nella storia del teatro di figura, uno sguardo a tutto tondo su quest’arte così affascinante, sull’arte di dare vita a caratteri e storie attraverso il sapiente uso della mano. Stefano Giunchi, uno dei grandi protagonisti del teatro di figura italiano, ci conduce dietro le quinte della baracca del burattinaio, ce ne rivela i segreti, e insieme tesse una rete complessa in cui si intrecciano tradizioni passate e presenti, dall’Europa, all’Iran, all’Oriente. Un libro che ci fa scoprire le basi filosofiche, letterarie e culturali del mistero di quella scintilla che accende l’entusiasmo di noi spettatori, bambini e adulti, di fronte alle peripezie dei burattini, siano essi figure popolari, come Sganapino e Fagiolino, o prese a prestito dalle grandi opere letterarie e teatrali. Un libro che si avventura al di là, tracciando linee di connessione tra ii funzionamento del nostro cervello e questa nostra esigenza tutta umana di raccontare e vivere storie. Un must per tutti quelli che si interessano al teatro di figura. “... un libro da meditazione, un po’ breviario e un po’ zibaldone, da leggere a piccole dosi, da centellinare, per accogliere o confutare, comunque un inviito a rifiettere, ad aprire pensieri, a mettersi in gioco per non smettere il gioco. A continuare una storia a dispetto di chi la credeva finita.” (Alfonso Cipolla)

Inhalt

INDICE PRESENTAZIONE .................................................................................5 PROLOGO...............................................................................................9 PARTE PRIMA........................................................................................11 Etimologia dei burattini. Le piazze della Commedia all’Improvviso. Usi rituali e reperti archeologici. Fra gli antenati si trovano giocattoli e bambole. Il gioco, attività primaria della civiltà umana. Magnin aveva ragione. Cap.1. Burattino, nascita e fortuna di un nome..........................................13 Cap.2. Maschere e burattini in piazza......................................................14 Cap.3. Dalla maschera della Commedia al nome di un genere..................16 Cap.4. A che punto è la storia...................................................................19 Cap.5. Da dove vengono i burattini 1........................................................21 Cap.6. Da dove vengono i burattini 2.......................................................24 Cap.7. Reperti di scavi e tesi antichi: manufatti rituali, bambole e giocattoli...24 Cap.8. Proviamo a partire dal gioco..........................................................27 Cap.9. L’opinione di Magnin nel 1852......................................................28 PARTE SECONDA..................................................................................37 Una forma d’arte specifica, di grande successo. Spazi teatrali e strumenti di lavoro dei burattinai. Strutture interne nel teatro dei burattini, presenti in ogni cultura e in tutto il mondo. A Barcellona nasce una nuova consapevolezza sul linguaggio intrinseco dei burattini. Il segreto di Pulcinella è nella mano. Un linguaggio di base determinato dalla articolazione delle mani e dal pollice opponibile. Cap.10. Burattini, un format di successo a cui bastano risorse elementari......39 Cap.11. Lo spazio teatrale e gli attrezzi di lavoro.......................................39 Cap.12. C’è una struttura nascosta nel teatro dei burattini?......................41 Cap.13. Illuminazione collettiva sulle ramblas.......................................43 Cap.14. Perché i burattini ci “toccano” il cuore?........................................44 Cap.15. Il segreto di Pulcinella è sotto gli occhi, anzi nella mano..............45 Cap.16. Macchine del tempo ragazzine sveglie. La scoperta del pollice opponibile......46 277 PARTE TERZA......................................................................................57 Il teatro dei burattini è un sistema semiotico complesso e originale. Codici linguistici, della voce, dei suoni, dei rumori e della musica. Codici delle luci e degli scenari. Codici delle figure e dei movimenti. Conoscere i meccanismi e tramandarli. Vari modi di insegnare e apprendere il teatro dei burattini. Le famiglie, le botteghe, i manuali per dilettanti. La scoperta della grammaire di Gervais e la nascita del metodo. Pollice opponibile e neuroni specchio. Nuove prospettive del teatro dei burattini. Cap.17. Semiotica del teatro dei burattini................................................59 Cap.18. Alla ricerca di maestri o di procedure per apprendere?..................62 Cap.19. Dalla formazione in famiglia ai manuali per dilettanti.................64 Cap.20. La grammaire di Gervais e la nascita del metodo........................67 Cap.21. Nuove prospettive: pollice opponibile e neuroni-specchio, base di un metodo...............................................................................................69 Cap.22. Per una nuova epistemologia del teatro dei burattini...................71 PARTE QUARTA...................................................................................83 “Grammatica elementare della manipolazione”........................................84 di André Charles Gervais (1946, Ediz. Bordas, Parigi) Con due disegni originali di Gervais, rielaborati da Michèle Meister Traduzione dal francese e note di Stefano Giunchi CONSIGLI GENERALI.........................................................................85 POSIZIONE DELL’OPERATORE.........................................................85 COME CALZARE IL BURATTINO.....................................................86 ALTEZZA DEL BURATTINO..............................................................87 POSIZIONE DEL BURATTINO...........................................................87 ESERCIZI DI MANIPOLAZIONE........................................................91 Prima serie di esercizi L’OPERATORE È IMMOBILE..............................................................93 MOVIMENTI DELLA TESTA (cioè del dito indice)..............................93 MOVIMENTI DEI BRACCI (cioè delle ultime tre dita e del pollice opponibile)...............................................................................................94 MOVIMENTI DEL BUSTO (cioè della mano e del polso).......................95 SIGNIFICATI SUGGERITI DAI GESTI BASE DELLA GRAMMATICA....................................................................................97 278 MOVIMENTI DELLA TESTA..............................................................97 MOVIMENTI DEI BRACCI .................................................................98 MOVIMENTI DEL BUSTO...................................................................99 POSTURE DEL BURATTINO...........................................................100 Seconda serie di esercizi L’OPERATORE SI SPOSTA...................................................................102 ESERCIZI PRELIMINARI..................................................................102 LA CAMMINATA...............................................................................103 DIVERSI TIPI DI CAMMINATA.......................................................106 LA CORSA...........................................................................................109 LA DANZA...........................................................................................111 I GESTI UTILITARI...........................................................................112 Terza serie di esercizi L’OPERATORE SI ESPRIME.................................................................114 GESTI ESPRESSIVI...............................................................................114 ALCUNI ESEMPI DI GESTI ESPRESSIVI...........................................115 NOTE AGGIUNTIVE AL TESTO DI GERVAIS..................................118 SGUARDO.............................................................................................118 IMMOBILITA’ E PAUSE......................................................................118 RITMO E RIPETITIVITA....................................................................119 IRONIA E SOSPENSIONE DEL RACCONTO/AZIONE.....................120 PARTE QUINTA...................................................................................133 La drammaturgia del teatro dei burattini è condizionata dal suo linguaggio e dalla sua grammatica di manipolazione. Gesti di base, routines efficaci sono la struttura su cui si sviluppano storie e si intrecciano prestiti culturali. Un tesoro nei faldoni dei Cuccoli. Nella Bartalemy fair di Ben Jonson e nell’Homme de neige di Gerge Sand, due sintetici manuali di trattamento drammaturgico. Il persiano Mobaràk e il napoletano Pulcinella, commedianti e burattini. Cap.23. Dalla grammatica alla drammaturgia.........................................135 Cap.24. Movimenti, gesti e routines alla base della drammaturgia...........136 Cap.25. Il tesoro dei Cuccoli...................................................................138 Cap.26. Alla fiera con Ben Johnson. Lezione di drammaturgia 1.............142 279 Cap.27. George e Maurice Sand. Lezione di drammaturgia 2..................143 Cap.28. George e Maurice Sand, teorici e burattinai....................145 Cap.29. Pulcinella e Pahlavàn Kaciàl, un destino simile: burattini e attori comici.........................................................................147 PARTE SESTA.......................................................................................163 Morte apparente, resilienza e resurrezione. I burattini radicali sono i progenitori delle tradizioni successive. Tipi, caratteri e maschere si eclissano ma rinascono. Nascono nuovi burattini e nuovi burattinai. Sviluppo di diverse tradizioni teatrali. Battaglia continua fra verosimiglianza e surrealismo. Burattini in situazioni di svantaggio. Rintracciare le grammatiche e i linguaggi dei diversi teatri di figura. I burattini sono un teatro popolare, quindi di ricerca. Cap.30. Morte apparente e rinascita continua........................................165 Cap.31. Il teatro dei burattini è resiliente e carsico..................................166 Cap.32. Nuovi protagonisti e nuovi burattinai........................................167 Cap.33. Burattini in situazioni di svantaggio..........................................170 Cap.34. Altre grammatiche per altre figure.............................................174 Cap.35. Verosimiglianza e surrealismo...................................................177 Cap.36. Perché il teatro dei burattini è pop.............................................179 Cap.37. Un teatro popolare, quindi di ricerca..........................................181 APPENDICI..........................................................................................209 Sono una serie di materiali che arricchiscono o approfondiscono alcune tematiche del libro. Due importanti reperti “archeologici”: il Mito della Caverna e le miniature medioevali. Due esempi di testi scritti per i burattini: la scena di Pulcinella e il Cane, nella trascrizione di De Simone, da uno spettacolo di Nunzio Zampella; il copione dello spettacolo “Père Ubu e mister Punch si incontrano dietro le sbarre”, realizzato in un Carcere di Massima Sicurezza. Una opinione di Paola Serafini. Seguono quattro contributi speciali: un “tema” svolto da Luì Angelini, una intervista con il neuroscienziato Vittorio Gallese, un saggio di Horacio Tignanelli, burattinaio e docente di astronomia, una intervista con Paola Serafini. Chiudono le “Appendici” e il libro, tre succinte epigrafi: una conversazione rubata al bar, una celebre dichiarazione di un grande burattinaio, il saluto garbato di un burattino. 280 REPERTI ARCHEOLOGICI..............................................................211 1.Nella Grecia di Platone La caverna da cui nacquero il teatro d’ombre e il cinema (nell’agorà, intanto, facevano i burattini...)............................................211 2.L’Hortus della Badessa e il Roman du Roi Alixandre Le prime immagini di teatro dei burattini nel Medio Evo........................213 TESTI E COPIONI...............................................................................215 3. Pulcinella un format disceso direttamente dalla grammatica delle mani.............................................................................................215 PULCINELLA E IL CANE..................................................................217 4. Père Ubu e mister Punch si incontrano dietro le sbarre La comica tragedia e la tragica commedia di Mister Punch/Ubu e sua moglie Judy nel Reame di Polonia..................................................................218 IL COPIONE .......................................................................................223 CONTRIBUTI.....................................................................................230 5. Luì Angelini Tema: il tuo compagno di scuola preferito..............................................230 6.Horacio Tignanelli L’intenzione del burattinaio...................................................................232 7. Intervista a Vittorio Gallese Mani, grammatiche e neuroni specchio..................................................234 8. Dialogo fra Paola Serafini, burattinaia d’oggetti, e l’Autore...............239 EPIGRAFI FINALI...............................................................................241 9. Conversazione al bar...........................................................................241 10. Una citazione di Romano Danielli....................................................241 11. Dice la sua anche Sganapino..............................................................241 BIBLIOGRAFIA GENERALE.............................................................242 INDICE................................................................................................276

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