Beschreibung
Werner Bischof (1916-1954) è unanimemente considerato uno dei maestri della fotografia in bianco e nero. Ora, grazie a nuove ricerche d’archivio e a un accurato lavoro di restauro dei negativi originali, viene qui presentata per la prima volta un’ampia scelta di sue fotografie a colori, tra sperimentazione in studio e reportage, sorprese e conferme.
Werner Bischof (Zurigo 1916 – Trujillo, Perù 1954) è stato uno dei maggiori fotoreporter del XX secolo. Come Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, i fondatori dell’agenzia Magnum di cui Bischof divenne membro nel 1949, è conosciuto quasi esclusivamente per le sue fotografie in bianco e nero, benché le fotografie a colori da lui pubblicate in vita non passarono inosservate e, almeno in un caso (il ritratto di un ragazzino olandese sfregiato dalle schegge di una mina tedesca, pubblicato nel 1946 sulla copertina della rivista “Du”), provocarono reazioni anche veementi. Ora per la prima volta un libro svela i vari aspetti della produzione a colori di Bischof, tra sperimentazione e reportage. Di particolare interesse è un corpus di fotografie da lui realizzate con la Devin Tri-Color: una macchina di grande precisione, capace di ottenere colori vividi mediante l’esposizione simultanea di tre lastre di vetro formato 6,5 x 9 cm. Con questa camera concepita originariamente per lavorare in studio, Bischof ha fotografato, tra le altre cose, le città europee devastate dalla Seconda guerra mondiale.
Il libro contiene anche fotografie realizzate da Bischof con la Rolleiflex e con la Leica, per un totale di 102 immagini, e saggi di Tobia Bezzola, Clara Bouveresse, Luc Debraine, Peter Pfrunder.