Beschreibung
Il libro racconta il paesaggio fortificato in Trentino-Alto Adige dalla preistoria al tardo rinascimento. A partire dai castellieri preistorici, passando attraverso i castra romani e arrivando alla realizzazione dei manieri - talvolta veri e propri nidi d'aquila -, si indaga la geografia castellana, esplorando la storia, i documenti, le leggende e le antiche vie. Nessun'altra regione delle Alpi conta una tale densità di castelli e ai più famosi castelli-museo si affiancano le "ruine", rocche distrutte dalla violenza dell'uomo e dall'incuria del tempo. Collocati in luoghi suggestivi e spesso elevati, suscitano forti emozioni: il senso del tempo è sospeso e si lascia spazio alla fantasia, alla leggenda, al piacere di incontrare un paesaggio idilliaco, talvolta aspro e selvaggio ma sempre romantico. Percorrendo i sentieri che conducono ai castelli - con tappe, tempi e dislivelli - il libro ci guida ad ammirarne la ricchezza artistica esterna e interna: possiamo così riscoprire non solo i palazzi ma anche i territori nei quali la storia ha lasciato tracce indelebili. Itinerari da compiere a piedi, camminando lentamente per assaporare romanticamente la storia di questi luoghi magici.
Autorenportrait
Nato a Trento nel 1955, vive e lavora a Sacco. Ha raccontato, per più di trent'anni, i suoi viaggi compiuti all'interno dell'arte, nel paesaggio mitologico e nella geografia sacra della cultura alpina sulla rivista "Trentino Mese", sui quotidiani "Trentino", "Alto Adige" ed ora sul quotidiano "L'Adige". I suoi ormai numerosi libri nascono dal cammino attraverso innumerevoli sentieri della storia, dell'arte, dell'immaginario fantastico. Una scrittura tesa a ricostruire i legami interrotti tra gli esseri umani e la natura, tra l'uomo e ciò che ha prodotto nel corso dei secoli: arte, folklore, leggende, racconti. Da tutto questo nasce una geografia dell'interiorità e dell'identità della cultura alpina. Alcuni suoi libri - ne ha pubblicati più di trenta -, sono vincitori di premi nazionali - finalista Premio Itas 2007 per "Cavae" e I° Premio Gambrinus A. Mazzotti 2009 per "Santuari e pellegrinaggi dei ladini e delle genti mòchene e cimbre" - e regionali - 2010 II° Premio autori da scoprireAmbientazione Alto Adige con "Archeologia in Trentino Alto Adige" e, nel 2011, vincitore, nello stesso concorso, del I° Premio con "Le vie del sale nel Tirolo storico". Nel 2012 riceve il premio d'onore "Caterina De Lia Bellati Canal", Belluno, per il libro "I vecchi dei nostri vecchi erano pastori".